Aristotele, in Diogene Laerzio
Un settore cruciale per il comparto difesa e sicurezza è quello pensionistico, che sta rapidamente cambiando in conseguenza dei vari interventi legislativi intervenuti.
Le posizioni previdenziali attinenti al personale militare, riguardano una categoria speciale rispetto ai lavoratori al servizio di una p.a., infatti lo statuto previdenziale militare applica i suoi effetti in primis sulla retribuzione, e di conseguenza sul trattamento pensionistico ordinario e per le invalidità di servizio.
Nell’ottica dell’armonizzazione e dell’omogeneizzazione dei regimi previdenziali di tutti i lavoratori del settore pubblico e del comparto privato con la riforma Monti-Fornero si sono estesi anche ai militari gli istituti portanti delle recenti riforme (sistema di calcolo contributivo, restrizione dei requisiti di accesso alla pensione anticipata, aliquote di rendimento decrescenti etc..). Nonostante l’armonizzazione, la riforma Monti- Fornero ha conservato però gli istituti relativi alla causa di servizio per i dipendenti del settore difesa e sicurezza pubblica, mantenendo delle differenze all’interno della stessa categoria del personale dello Stato.
Alla luce dei molteplici interventi legislativi intervenuti, dalla soppressione dell’INPDAP (Legge 214/201 di conversione del decreto legge 201/2011), con attribuzione delle relative funzioni all’INPS, alla normativa specifica inerente i trattamenti previdenziali speciali spettanti alle vittime del terrorismo e del dovere ed equiparati, fino alla reversibilità in favore del coniuge, sempre più frequenti sono le controversie che stanno insorgendo e che meritano un approccio diretto e personalizzato.
Trattasi di un ambito in continuo divenire che lo Studio Legale Martini Anedda affronta con un aggiornamento costante, per individuare le soluzioni più efficaci in un determinato contesto e in un determinato momento.
In ambito di previdenza militare lo Studio si occupa ricorrentemente di:
assistenza dei militari che si apprestano a presentare la domanda di pensione;
ricorsi sia individuali che collettivi dinanzi alla Corte dei Conti per tutti i militari in pensione con il c.d. “sistema misto” al fine di ottenere la riliquidazione del proprio trattamento pensionistico con il ricalcolo della aliquota del 44% prevista dall’art. 54 del D.P.R. n. 1092/1973 per il personale militare ;
ricorsi per l’ottenimento delle pensioni privilegiata ordinaria, o problematiche ad esse inerenti;
ricorsi per l’attribuzione dei benefici assistenziali e previdenziali previsti a favore dei soggetti riconosciuti vittime del dovere o equiparati, del terrorismo e della criminalità organizzata e dei loro superstiti;
ricorsi per l’ottenimento del beneficio della esenzione irpef nei confronti delle vittime del dovere o equiparati, del terrorismo e della criminalità organizzata su tutti i trattamenti pensionistici sia ordinario che di privilegio;
ricorsi per ottenere la riliquidazione del Trattamento di fine servizio con l’inclusione dei sei scatti stipendiali;
ricorsi per tutte le problematiche inerenti il trattamento pensionistico, ed il suo corretto ricalcolo (es. omissione delle indennità fondamentali; ricongiungimenti; etc..).